LA NOTTE DELLE STELLE

Giovedi 8 agosto l'Associazione Mandalavita ha rinnovato l'appuntamento per una serata col naso all'insù, e guardare il firmamento e le luminosissime stelle, che nel cielo di Maremma si vedono in gran numero.

A condurci nelle vie dell'universo è stato il nostro amico, il dr. Marco Monaci, astrofisico e divulgatore scientifico, specialista nello studio delle turbolenze del materiale interstellare, che, intervistato da Maurizio,  ci  ha parlato della nascita dell'Universo e della fucina delle stelle attraverso le straordinarie immagini del telescopio spaziale James Web Space Telescope. Questo nuovissimo telescopio, lanciato tre anni fa, orbita attorno alla terra a un milione di chilometri di distanza, lontano da qualsiasi inquinamento o turbolenza ottica, e cattura immagini straordinarie dell'universo e delle sue parti più lontane.

Le immagini che hanno colpito maggiormente l'interesse dei numerosi partecipanti, sono state quelle degli ammassi in cui nascono le stelle, la fucina degli astri. Abbiamo potuto vedere anche zone dell'universo dove nascono le galassie, dove si scontrano tra loro e dove si fondono. 

Poi Marco ci ha spiegato perchè in questo periodo dell'anno ci sono più 'stelle cadenti' che attraversano i nostri cieli. La terra attraversa in questo periodo un tratto di ellittica in cui in un lontano passato una cometa ha rilasciato materiale spaziale, e quando il nostro pianeta lo attraversa i detriti si scontrano con l'atmosfera, che provvede ad incenerirli. Abbiamo ridimensionato la credenza della caduta delle stelle il 10 agosto, notte di San Lorenzo, perchè lo sciame di detriti si sta allontanendo e l'incontro con la terra è sempre più avanti.

Un minimo di apprensione è nata in tutti quando Maurizio ha domandato se il nostro mondo sarà in pericolo quando, nel 2029 come hanno previsto gli scienziati, l'asteroide Apophis, che orbita tra Marte e la Terra ed è grande quanto una piccola collina, si dirigerà verso di noi nella sua corsa inarrestabile. Marco ci ha tranquillizzato, perchè questo asteroide, scoperto nel 2002, in orbita attorno al sole, incrocia sistematicamente le orbite degli altri pianeti, ma che non vi sarà nessun pericolo di collisione nè di 'sfioramento'. La NASA ha calcolato che passerà a diverse centinaia di migliaia di chilometri dalla Terra.

Quando Marco ha parlato di costellazioni e di piano dell'eclittica, Maurizio ha introdotto il tema dell'astrologia e dei segni zodiacali. Materia assai poco scientifica e non collegata alle galassie, ma che ispira sempre una grande curiosità. Ebbene Maurizio ha sorpreso tutti dicendo che i dodici segni zodiacali, riferiti alle costellazioni scoperte dai babilonesi 4000 anni fa sul piano dell'eclittica, e a cui ognuno di noi si sente legato in relazione al giorno di nascita, non sono più dodici  ed non hanno più il medesimo periodo temporale di influenza.

A causa della precessione degli equinozi (la rotazione dell'asse terrestre attorno al suo centro) le costellazioni dello zodiaco sono diventate 13, con la comparsa della costellazione dell'Ofiuco (serpentario) ed appaiono in periodi completamente diversi dai precedenti. Per placare la concitazione subito emersa dopo questa notizia, è stata presentata una tabella di comparazione tra il vecchio zodiaco e quello attuale, in modo da consentire a tutti di rispondere alla domanda: "di che segno sei?".  

Dopo la conversazione con Marco, tutti i partecipanti sono stati accompagnati nel Labirinto da Rita, in una camminata notturna e silenziosa alla ricerca delle stelle... e di se stessi. Ognuno ha portato al centro la propria stella/desiderio (rappresentata da un piccola candela a pile) e nel buio della notte ha guardato il cielo. Marco con un puntatore laser ci ha indicato stelle, pianeti e costellazioni....

La serata si è conclusa con un brindisi e tanti piacevoli scambi e chiacchierate.